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Melania Trump svela il Natale 2025 alla Casa Bianca: addobbi ridotti per i lavori voluti da Donald e un albero «patriottico»

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Incede solenne nell’augusta Blue Room, il cappotto militaresco sartoriale appoggiato sulle spalle forse per invitare in modo subliminale gli americani a abbassare il termostato, e così Melania Trump si appropinqua al grande albero di Natale da lei (ci assicura un comunicato della Casa Bianca) personalmente allestito. 

Il video d’ordinanza è patinato, indubbiamente funziona – avere una first lady ex modella aiuta nel campo dei cosiddetti «visual» – ed è per questo diventato virale in modo bipartisan (repubblicani entusiasti, democratici basiti che è poi il loro mood d’ordinanza nel 2025). 

Ma è un Natale con i muratori in casa, quello del 2025 per i Trump: avendo Donald appena demolito motu proprio una delle due ali dell’edificio per costruire una gigantesca sala da ballo (senza neanche bisogno di superbonus), gli allestimenti sono stati dimezzati e le tradizionali visite dei cittadini all’albero presidenziale avverranno con un profilo più basso del solito dovendo gli ospiti dribblare il cantiere, e il tradizionale albero in onore dei caduti in guerra non ci sarà perché il suo posto era proprio nell’ala est (dove tra le altre cose c’era anche l’ufficio delle first lady). 

E così per quest’anno un albero solo, con menzione d’onore ai caduti incorporata. La first lady ha spiegato che «in ogni comunità, ci confortano i semplici atti di gentilezza che riflettono lo spirito americano di generosità, patriottismo e gratitudine. Questi momenti ci ricordano che il cuore dell’America è forte e che la casa è dove si trova il cuore». 

Ecco così che le sale non sono state decorate con gli ori amati dal marito – Versailles in versione casinò di Atlantic City – ma con più patriottici rosso, bianco e blu, con l’aquila reale come puntale e il numero 250 a ricordare l’imminente celebrazione nazionale “America250” sulla quale Trump, genio del branding, punta fortissimo per l’anno prossimo (nel 1776 fu stilata la dichiarazione d’indipendenza, approvata dal congresso il 4 luglio di quell’anno). 

L’albero di Natale ufficiale della Casa Bianca, nella Sala Azzurra, è decorato con stelle dorate in onore delle famiglie dei caduti, che si chiamano «gold star families» (nella campagna 2016 Trump fece scalpore insultandone una, i Khan: «Se fossi stato presidente io, loro figlio non sarebbe morto in Iraq, non hanno il diritto di attaccarmi»). Nella Sala Verde, dedicata al divertimento in famiglia durante le festività, ci sono due grandi ritratti presidenziali realizzati con il Lego: George Washington e Donald Trump, ciascuno realizzato con oltre 6.000 mattoncini. 

Decine di volontari provenienti da tutto il paese hanno contribuito ad addobbare le sale con 51 alberi di Natale, oltre 213 metri di ghirlande, più di 2.000 fili di luci, 7.620 metri di nastri, 2.800 stelle dorate, e 54 chilogrammi di pan di zenzero. L’allestimento di quest’anno, pur dimezzato, sicuramente susciterà meno discussioni – al netto del duo Washington-Trump ritratto col Lego – di quello che segnò il complicato debutto natalizio di Melania Trump. La first lady, durante il primo mandato del marito, impressionò un po’ tutti – perfino il popolo Maga apparve meno entusiasta del solito – con quei memorabili alberi di natale rosso sangue che ai cinefili evocarono il celebre film horror A Venezia… un dicembre rosso shocking con Donald Sutherland e Julie Christie. 

È significativo che non abbia ripetuto l’esperimento, specialmente in un anno nel quale il basso profilo è stato reso obbligatorio dai lavori in corso. Quando Trump inaugurerà la sala da ballo da lui fortissimamente voluta – l’altro giorno il New York Times rivelava che sta spingendo con gli architetti affinchè sia molto più ampia del previsto, più del doppio del corpo centrale della Casa Bianca – c’è da supporre che le cerimonie natalizie verranno ivi trasferite,e. a quel punto la first lady, americana d’adozione, potrà utilizzare la celebre frase che bene riassume l’ethos statunitense, “go big or go home”, fai le cose in grande o tornatene a casa tua.

2 dicembre 2025

2 dicembre 2025

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