
Michael e Susan Dell sono pronti ad accreditare 6,25 miliardi di dollari sui «conti Trump» di 25 milioni di bambini americani. La famiglia proprietaria dell’omonimo produttore di computer ha annunciato che donerà 250 dollari ai bambini nati negli Stati Uniti prima del 1° gennaio 2025 e di età inferiore a 10 anni.
I conti Trump
La donazione dei Dell mira a completare l’analoga iniziativa adottata dal governo americano nel cosiddetto «One Big Beautiful Bill». La legge prevede che i cittadini statunitensi nati fra l’inizio del 2025 e la fine del 2028 ricevano a partire dal 2026 un contributo pubblico di 1000 dollari su un conto di investimento battezzato «Trump Account». Il deposito del neonato potrà essere aumentato dai familiari al ritmo di 5000 dollari all’anno e il suo investimento sarà esentasse. La somma dovrà però essere investita esclusivamente in fondi passivi a basso costo che replichino indici azionari americani e non potrà esser ritirata prima dei 18 anni.
La fortuna di Dell
La maxi-donazione da 6,25 miliardi da parte dei Dell mira a completare il piano di Donald Trump, fornendo una somma iniziale anche ai bambini oggi esclusi dalla misura federale (e appartenenti a famiglie con reddito inferiore a 150 mila dollari). Richiama peraltro la storia personale dello stesso Michael Dell che sulla sua pagina LinkedIn ha scritto: «Ho fondato Dell nel 1984 con 1000 dollari nella mia stanza all’Università del Texas». Oggi quell’azienda vale 91,4 miliardi di dollari e il suo fondatore è l’11esimo uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato di 184 miliardi.
Il precedente
Non è la prima volta che un magnate arriva a sostenere con i suoi fondi privati il bilancio pubblico americano. Durante l’ultimo lungo shutdown, un ricco donatore ha fornito 130 milioni di dollari al governo degli Stati Uniti per coprire le potenziali carenze nelle retribuzioni dei militari. L’autore della liberalità ha preferito rimanere anonimo, ma un’inchiesta ne ha svelato l’identità: Timothy Mellon, miliardario 81enne, erede di una famiglia di banchieri e magnati delle ferrovie. E uno dei maggiori finanziatori delle campagne elettorali di Trump.
2 dicembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA
2 dicembre 2025
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