
Non è un divieto finalizzato alla loro tutela come animali da affezione, ma il divieto di vendita e consumo di carne di cane e gatto a Giacarta, la capitale dell’Indonesia, nella cui area urbana vivono circa 42 milioni di persone, è stato salutato come una vittoria dal mondo animalista. Il governatore della città ha stabilito il divieto ai fini alimentari, esteso anche alla carne di pipistrello, per prevenire la trasmissione della rabbia.
Il regolamento prevede un periodo di tolleranza di sei mesi prima della sua entrata in vigore. I trasgressori potrebbero incorrere in sanzioni, che vanno da ammonimenti scritti alla revoca delle licenze commerciali. Il governatore ha affermato che il divieto si applica ad «animali vivi, carne o altri prodotti, crudi o trasformati», e proibisce qualsiasi «attività ai fini alimentari relativa ad animali che trasmettono la rabbia».
L’Indonesia è uno dei pochi Paesi in cui è consentita la vendita di carne di cane e gatto, ma la campagna contro questa pratica sta guadagnando terreno, con alcune città che negli ultimi anni hanno imposto divieti locali sul commercio, anticipando così eventuali provvedimenti su scala nazionale. Gli attivisti per i diritti degli animali hanno salutato il divieto come un passo nella giusta direzione.
25 novembre 2025
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