Il valore della bellezza

di Maria Elena Viggiano Parte la Milano Beauty Week e l’industria cosmetica cresce (trainata dall’export)Secondo i primi dati il fatturato delle imprese sfiora i 17 miliardi

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Cresce il settore della cosmetica trainato dall’export. Un dato importante perché arriva alla vigilia della Milano Beauty Week. «È una delle locomotive del Made in Italy – commenta Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia – come spesso ripetiamo, è un’industria che fa bene al paese». E i dati lo confermano. Secondo le proiezioni nel 2024 il fatturato delle imprese cosmetiche supererà i 16,7 miliardi di euro (più 10,5 per cento rispetto al 2023) mentre per il 2025 la previsione è di 18 miliardi di euro.

L’incidenza dell’export, in aumento già dal 2021, nel 2024 raggiungerà un livello record superando gli 8 miliardi di euro con un ulteriore crescita intorno ai 9 miliardi

di euro per il prossimo anno. «Considerando la filiera nel suo complesso, arriviamo a 28 miliardi di euro di fatturato e 380.000 occupati. I principali paesi per le esportazioni sono gli Stati Uniti, seguiti dall’Europa (in testa Francia, Germania e Spagna), Asia e Medio Oriente». Un comparto dunque molto dinamico. «Le motivazioni di questa crescita – spiega Lavino – dipendono da un fattore socioculturale legato alla cura del sé, oggi i cosmetici sono diventati essenziali per la nostra quotidianità, ed è un fenomeno globale. La nostra industria si posiziona come eccellenza perché puntiamo su Made in Italy e innovazione, investiamo il doppio in ricerca e sviluppo rispetto alla media dell’industria italiana». Gli investimenti sono infatti superiori al 6% contro il 2,7 della manifattura. Un’attenzione particolare viene data alla formazione, «il nostro Paese ha il maggior numero di corsi. Dagli studiosi delle formulazioni chimiche agli ingegneri per realizzare e gestire gli impianti di produzione fino a chi ha il contatto con il cliente finale come acconciatori ed estetiste, è un mondo pieno di opportunità».

Merita una particolare attenzione la Lombardia che rappresenta il territorio con la maggiore incidenza sulla cosmetica nazionale. Nel 2023 il fatturato ha superato i 10 miliardi di euro e si registra un ulteriore incremento arrivando a 11,2 miliardi di euro nel 2024. «La Lombardia – dice Filippo De Caterina, presidente sezione Cosmetica Assolombarda e vicepresidente Cosmetica Italia – è un distretto fondamentale per il settore. Nella regione è concentrato il 48 per cento delle aziende che generano il 67 per cento del fatturato cosmetico nazionale e, se consideriamo il fatturato dei terzisti, arriviamo al 75 per cento».

Un ruolo importante lo gioca in termini di export. «Registriamo una maggiore propensione all’esportazione della cosmetica lombarda. Con 5,3 miliardi di euro nel 2023 parliamo del 53 per cento del fatturato complessivo e, secondo le stime, nel 2024 l’incidenza salirà al 55 per cento». Diversi i fattori che hanno portato a raggiungere questi risultati come «un rapporto sinergico tra i vari attori della filiera, una costante connessione tra le aziende e il mondo universitario, oltre a essere attrattivi per i giovani essendo un settore mosso dalle competenze e dal saper fare».

La cosmetica nazionale è riuscita a stare al passo con i tempi affrontando le sfide dell’innovazione e della sostenibilità. «Negli ultimi anni – afferma Fabio Iraldo, professore ordinario di sustainability management presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e senior fellow all’Università Bocconi – il comparto ha fatto passi da gigante in tema di sostenibilità che nella cosmesi riguarda un ampio raggio di applicazioni. Il settore è all’avanguardia soprattutto nel packaging».

Secondo il primo Osservatorio sulla sostenibilità di Cosmetica Italia, il 93% delle aziende adotta imballaggi sostenibili mentre tra i punti migliorabili «c’è il tema del riciclo dei rifiuti e degli scarti di produzione o la valorizzazione della risorsa idrica».

Al momento il 55 per cento dei rifiuti prodotti vengono avviati al recupero e il 71 per cento dell’energia consumata proviene da fonti rinnovabili. Il cambiamento è stato determinato soprattutto da «un innalzamento significativo dell’attenzione degli imprenditori che hanno capito che la sostenibilità poteva essere una leva competitiva». C’è anche una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori, soprattutto i più giovani, per cui «le aziende hanno deciso di dotarsi sempre più di certificazioni che rassicurano sulla qualità ambientale e sociale».

LA SCHEDA

La terza edizione della Milano Beauty Week (dal 25 al 29 settembre ) si svolge in diversi luoghi. Due gli hub principali: il beauty village nel Palazzo Giureconsulti, con incontri e focus, e Palazzo Castiglioni, dove sono ospitate iniziative charity. Quattro Beauty Tram propongono percorsi per vivere esperienze di bellezza inedite a bordo degli iconici tram milanesi. L’accesso agli eventi è gratuito e aperto a tutti; per alcuni appuntamenti è necessaria la registrazione. milanobeautyweek.it/it

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24 settembre 2024 (modifica il 24 settembre 2024 | 08:37)

24 settembre 2024 (modifica il 24 settembre 2024 | 08:37)