Questo post è stato originariamente pubblicato su questo sito
Se pensate che l’head-up display, ovvero il sistema che permette di proiettare sul parabrezza i contenuti del cruscotto digitale, dalla velocità alle indicazioni stradali, sia il massimo della tecnologia, allora quello a cui sta lavorando Hyundai ha tutte le carte in regola per rivoluzionare la modalità di fruizione delle informazioni di bordo.
Il parabrezza diventa un megaschermo
Hyundai Mobis, la divisione della Casa coreana che si occupa dello sviluppo di prodotti e servizi in ambiti come l’elettrificazione, la guida autonoma, l’infotainment e la connettività, ha infatti da poco siglato un accordo di collaborazione con lo specialista di ottiche Zeiss per la realizzazione di un «parabrezza olografico». In pratica un sistema che trasforma l’intero parabrezza in un head-up display in grado di sostituire contemporaneamente il quadro strumenti digitale e quello sulla plancia normalmente dedicato all’infotainment. Anche se i dettagli tecnici sono ancora piuttosto vaghi, gli ingegneri coreani hanno dichiarato che si basa su un proiettore ad alta tecnologia e su una pellicola trasparente – spessa poco più di un capello umano – che viene applicata al parabrezza.
Senza togliere gli occhi dalla strada
Hyundai crede molto in questa tecnologia, sulla base di ricerche che stimano il mercato mondiale degli HUD (Head-Up Display) olografici in 7 milioni di unità entro il 2030: ben più di un optional scenografico, ma una vera e propria nuova tendenza nel campo dei display di prossima generazione. I vantaggi sono evidenti, a partire dal controllare più informazioni senza distogliere lo sguardo dalla strada, anche se, molto probabilmente, visualizzare contenuti video o altre immagini potenzialmente in grado di distrarre il conducente, sarà limitato a particolari condizioni di guida. I più entusiasti di questa innovazione potrebbero però essere i designer di interni, in quanto si aprirebbero possibilità inedite di avere abitacoli estremamente ariosi con un campo di visuale mai sperimentato in precedenza.
Appuntamento al 2027
Lo sviluppo preliminare è già in corso e si sono già tenuti test dimostrativi per Hyundai e Kia, anche se Mobis è intenzionata a rendere disponibile questa tecnologia anche ad altre Case automobilistiche, qualora fossero interessate. Nonostante sembri un progetto quasi fantascientifico, gli ingegneri sono estremamente fiduciosi e ritengono che la produzione di massa potrebbe iniziare già nel 2027.
2 novembre 2024 (modifica il 2 novembre 2024 | 08:35)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
2 novembre 2024 (modifica il 2 novembre 2024 | 08:35)
© RIPRODUZIONE RISERVATA