
Cinque sconfitte e un solo pareggio (nel lontano 2003). Appena tre gol fatti e ben diciotto subiti. Questi i precedenti della nostra Nazionale femminile di calcio sul campo degli Stati Uniti prima della doppia amichevole che ha visto le azzurre impegnate in Florida al termine di un 2025 ricco di soddisfazioni.
Secondo posto nel gruppo A4 di Nations League alle spalle dell’attrezzatissima Svezia, poi finale sfiorata agli Europei in Svizzera per mano dell’Inghilterra (successivamente campione). Già all’inizio della gestione Soncin, invece, scalpi eccellenti come quelli della Spagna e dell’Olanda. Reality check, lo chiamerebbero proprio Oltreoceano: la perfetta occasione per misurare i progressi fatti. Per capire quanto ancora separasse la squadra dall’eccellenza. La risposta del campo è stata eloquente: parecchio. Manita in 180 minuti in favore delle padrone di casa: 3-0 a Orlando e 2-0 a Fort Lauderdale rispettivamente nelle notti italiane tra venerdì e sabato e tra lunedì e martedì.
Non c’è stato confronto
Alla base del prestigioso invito, la volontà della Federazione a stelle e strisce di celebrare il quarantesimo anniversario della selezione oggi guidata dall’inglese Emma Hayes. Proprio contro le azzurre la rappresentativa Usa disputò infatti la sua prima gara ufficiale il 18 agosto 1985: Jesolo, terza edizione del Mundialito, competizione a inviti che aveva debuttato nel 1981. Risultato finale? 1-0 per Morace e compagne, a decidere il match la stessa centravanti veneziana. Viceversa, mai in questo doppio confronto le ragazze di Soncin hanno dato l’impressione di poter puntare al bottino pieno sebbene le padrone di casa fossero prive sia del triple espresso (ovvero del tridente dell’oro a Parigi 2024 formato da Trinity Rodman, Sophia Wilson e Mallory Swanson) che di altre campionesse del calibro di Korbin Shrader e Lynn Biyendolo. Emblematico in questo senso il gol messo a segno già al 2’ della prima partita dalla classe 2005 Olivia Moultrie, giusto per mettere subito in chiaro le gerarchie. Ma anche, paradossalmente, il doppio vantaggio con cui una formazione ancor più rimaneggiata — ben tre le adolescenti titolari, ossia la 18enne Yohannes e le 19enni Hutton e Bugg — è arrivata all’intervallo a Fort Lauderdale malgrado 45 minuti giocati su ritmi molto più bassi rispetto a 72 ore prima, senza peraltro concedere quasi nulla in difesa.
Bicchiere comunque mezzo pieno
Dai duelli fisici alla pulizia tecnica, dall’intensità di gioco alla chimica di squadra: non c’è stato ambito in cui le Stars and Stripes non abbiano dominato sulle italiane, costantemente messe alle corde e non a caso pericolose dalle parti di Dickey pressoché solo in ripartenza. Sporadici rischi ampiamente calcolati da Hayes, alle cui campionesse ha creato ben pochi grattacapi l’atteggiamento giusto appena meno remissivo delle azzurre nella gara del Chase Stadium. Sugli scudi anzitutto l’attaccante del Chelsea Catarina Macario, autrice di una doppietta a Orlando e del delizioso pallonetto che ha aperto le marcature a Fort Lauderdale, nominata woman of the match di entrambi gli incontri.
Si poteva fare meglio? Probabilmente no, in un confronto tra un movimento che si stima conti oltre 5 milioni di partecipanti — nonché una solidissima tradizione legata al college soccer — e uno che invece, dopo aver introdotto il professionismo soltanto nel 2022, sta ora sfiorando non più di 50 mila tesserate alla Figc. Anche per questo il bicchiere va comunque guardato mezzo pieno, d’altronde il definitivo salto di qualità non può che passare dal coraggio di misurarsi con le migliori: «Sono certo che questa esperienza ci insegnerà tanto — ha infatti dichiarato Soncin ai microfoni della Figc —. Ci servirà per fare grandi prestazioni e arrivare tra due anni in Brasile».
Le qualificazioni ai Mondiali 2027: il girone dell’Italia
Primo appuntamento con le attese qualificazioni ai Mondiali, martedì 3 marzo in casa contro la Svezia. L’Italia è nel girone con le gialloblù, la Danimarca e la Serbia. Le vincitrici del girone si qualificheranno direttamente, le altre tre squadre accederanno ai playoff (ma la quarta classificata scenderà nella Lega B di Nations League).
Il calendario dell’Italia nelle qualificazioni ai Mondiali
3 marzo 2026
Italia-Svezia
Danimarca-Serbia
7 marzo 2026
Italia-Danimarca
Serbia-Svezia
14 aprile 2026
Svezia-Danimarca
Serbia-Italia
18 aprile 2026
Svezia-Serbia
Danimarca-Italia
5 giugno 2026
Danimarca-Svezia
Italia-Serbia
9 giugno 2026
Svezia-Italia
Serbia-Danimarca
2 dicembre 2025
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