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Bologna, la consegna della Turrita d’argento a Pamela Malvina Noutcho Sawa e alla Bolognina Boxe: «Una presenza preziosa per la città»

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Dopo la cintura mondiale Ibo, la Turrita d’Argento. Per Pamela Malvina Noutcho Sawa e la sua Bolognina Boxe è un giorno davvero speciale perché entrano a braccetto nella storia della città di Bologna. Un doppio conferimento voluto dal Comune per abbracciare una storia di sport e solidarietà che non crea solo campioni ma aiuta anche la vita di un quartiere. Nella Sala Rossa di Palazzo d’Accursio il sindaco Matteo Lepore e l’assessora allo sport Roberta Li Calzi hanno consegnato i due riconoscimenti alla pugile e alla società sportiva, rappresentata da Virginia Dardi. «Abbiamo voluto questo doppio conferimento – ha spiegato il primo cittadino – perché Pamela è parte integrante del progetto Bolognina Boxe che abbiamo visto crescere in questi anni, sono una storia collettiva di sport popolare e una presenza preziosa per la città, non solo per i risultati ottenuti sul ring ma per il riconoscimento e la tutela dei diritti di tutte e tutte».

«Non lo avrei mai sognato un giorno come questo»

Alla presenza anche dell’assessora regionale allo sport Roberta Frisoni, Li Calzi ha letto le motivazioni. A Pamela è stato riconosciuto di essere «una campionessa speciale con la capacità di coniugare lo sport e la professione di infermiera, avendo dedicato la cintura mondiale a chi lotta per la dignità in tutte le aree del mondo coinvolte dalla guerra, incarnando lo spirito il motto della sua palestra». Emozionata, Noutcho Sawa ha speso altre parole importanti durante la premiazione: «Nei miei sogni di bambina non avrei mai sognato un giorno come questo. Noi ragazzi di seconda generazione cresciamo con l’idea che certe cose ci siano precluse ma essere qui conferma che alcune volte, purtroppo non sempre, il colore della pelle e la provenienza non contano. Contano solo quanto lavori e le persone che hai intorno perché riescono a darti valore. Apprezzo che la città di Bologna riesca a trasmettere questo messaggio. Per tutte quelle persone che si sentono imporre dei limiti dagli altri, dico che non è vero: potete farcela. Fate ciò che vi rende felici, nulla deve esservi vietato».

Il ruolo di  Bolognina Boxe nel quartiere e per i più poveri

Nelle motivazioni della premiazione per Bolognina Boxe invece si sottolinea che «rappresenta un’alternativa concreta alla vita in strada e all’isolamento sociale, garantendo a tutti gli iscritti la possibilità di fare sport in modo professionale senza alcun tipo di barriera anche economica, in un ambiente inclusivo dichiaratamente antifascista, antirazzista e antisessista». Ritirando la Turrita d’Argento, la società sportiva ha anche evidenziato le difficoltà incontrate quotidianamente nel portare avanti il suo progetto a fronte di un affitto mensile da 5mila euro a cui fare fronte nonostante la garanzia di partecipazione gratuita alle sue attività offerta alle tante famiglie in difficoltà del quartiere. Lepore a margine ha risposto: «In questi anni siamo stati al loro fianco e li abbiamo visti crescere. Ora hanno bisogno di ulteriore aiuto e stiamo cercando insieme un ulteriore spazio perché lo sport popolare ha bisogno di sostegno».

2 dicembre 2025

2 dicembre 2025

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