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Panahi condannato a un anno di carcere in contumacia in Iran

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Un tribunale iraniano «ha condannato in contumacia» a un anno di reclusione il regista Jafar Panahi: lo ha dichiarato il suo avvocato Mostafa Nili, precisando che la difesa intende impugnare in appello la sentenza, che include un divieto di viaggio di due anni e un divieto di associazione a gruppi politici o sociali. Secondo il legale, Panahi non si trova in Iran adesso. Il regista iraniano, che ha vinto la Palma d’oro a Cannes con il film «Un semplice incidente», è considerato una voce molto critica nei confronti del governo di Teheran, che – secondo l’avvocato – lo accusa di «attività di propaganda» contro lo Stato. 

Si tratta di accuse considerate di matrice politica, come le precedenti nei confronti del regista. Nel 2010, le autorità iraniane vietarono a Panahi di girare film e di lasciare il Paese dopo che l’anno prima aveva sostenuto le proteste antigovernative e aveva girato alcune pellicole in cui criticava il governo iraniano. Accusato di «propaganda contro il sistema», fu condannato a sei anni di reclusione ma rilasciato su cauzione dopo due mesi. Nel 2022 fu arrestato per le proteste di un gruppo di registi e rilasciato dopo quasi sette mesi.

1 dicembre 2025

1 dicembre 2025

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