
Che l’amore curasse le ferite dell’anima si sapeva, ma non che aiutasse a guarire anche quelle del corpo. A dimostrare che invece è proprio così è una ricerca condotta da un team dell’ospedale universitario di Zurigo e pubblicata sul Journal of the American Association-Psychiatry.
Lo studio è stato condotto su 80 giovani coppie e ha monitorato la guarigione delle loro ferite/lesioni corporee per sette giorni. A una parte delle coppie è stata somministrata ossitocina, nota come «l’ormone dell’amore», alle altre è stato dato invece un placebo (farmaco inerte senza principio attivo). La metà delle coppie di entrambi i gruppi è stata invitata poi a tenere interazioni affettuose.
Le ferite delle coppie a cui è stata somministrata ossitocina e che hanno avuto contatti fisici positivi sono guarite meglio e più velocemente. In tutte le altre coppie non è stato osservato un cambiamento significativo nella qualità e nel tempo di guarigione.
I risultati dell’esperimento hanno fatto concludere a Ekaterina Schneider, primo autore dello studio, che: «La somministrazione di ossitocina esogena non sia da sola sufficiente a potenziare la guarigione: è proprio l’interazione amorosa a costituire il fattore chiave. La ricerca ha inoltre mostrato come le manifestazioni romantiche positive migliorino il funzionamento del sistema immunitario e abbassino i livelli di cortisolo, l’ormone legato allo stress».
L’ossitocina è il neuropeptide mediatore (un messaggero chimico del nostro corpo) dei benefici dei contatti fisici positivi. Questa indagine conferma che le relazioni sociali strette siano associate a maggior benessere sia sul versante psichico sia su quello eminentemente biologico. Questi risultati forniscono una base per futuri interventi che integrino le dinamiche relazionali al fine di migliorare la salute fisica.
26 novembre 2025
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