
Il Parkinson è ancora sottovalutato e poco conosciuto: per 8 pazienti su 10, infatti, gli altri non conoscono appieno la malattia e per 6 su 10 ne sottovalutano l’impatto perfino gli amici. Così, in occasione della Giornata Nazionale, Mister Parkinson va al cinema: sabato 29 e domenica 30 novembre sarà proiettata in oltre 320 sale in tutta Italia una versione speciale di Dialoghi con Mr. Parkinson, il documentario promosso dalla Confederazione Parkinson Italia con il patrocinio della Fondazione Limpe per il Parkinson Ets e il supporto non condizionante di Zambon.
AL CINEMA
In Dialoghi con Mr. Parkinson tre pazienti, un clinico e una caregiver conversano – per la prima volta – con la personificazione del Parkinson e ne svelano la complessità, sfatando il luogo comune che lo riduce a malattia del tremore. «Fare una corretta informazione sul Parkinson è fondamentale per aiutare i pazienti e le loro famiglie a richiedere il giusto supporto e a sentirsi meno soli. Il documentario Dialoghi con Mister Parkinson, che ora approda anche nei cinema italiani, va proprio in questa direzione, perché mostra la reale complessità di questa malattia attraverso il racconto di alcune delle tante storie di carattere di chi ogni giorno affronta la vita con Mister Parkinson” spiega Giangi Milesi, Presidente della Confederazione Parkinson Italia e tra i pazienti protagonisti del documentario.
I SINTOMI
i dati rilevano nuovi indizi sull’identità di Mister Parkinson. Il tremore – solitamente considerato il sintomo principale della malattia – non è la manifestazione più frequente, con 1 paziente su 2 che non trema mai o lo fa solo raramente, e non è nemmeno il più insopportabile (58%) e imbarazzante (50%)1. Prevalgono invece altri sintomi, motori e non motori, come la lentezza nei movimenti (72%) la rigidità muscolare (62%), ma anche i disturbi del sonno (54%), i problemi alla voce (50%) e le ripercussioni sull’umore (44%)1. «Il Parkinson è una malattia altamente invalidante, accanto alle più note manifestazioni motorie, se ne accompagnano altre non motorie. Il paziente si ritrova quindi spiazzato dal dover convivere con tanti sintomi, anche molto diversi tra di loro. A questa molteplicità della malattia – commenta Michele Tinazzi, Professore Ordinario di Neurologia, Università di Verona e Direttore UOC Neurologia B, Azienda Ospedaliera-Universitaria Integrata di Verona e Presidente Fondazione Limpe per il Parkinson Ets – deve corrispondere una gestione multidisciplinare che unisca diversi ambiti di cura. È ormai assodato come il trattamento farmacologico debba essere integrato anche da un corretto stile di vita, calibrato sulle caratteristiche del singolo paziente: un regolare esercizio fisico, una buona qualità del sonno e un’alimentazione equilibrata possano infatti aiutare le persone a convivere meglio con il Parkinson».
Il documentario porta in scena le storie di carattere, oltre il tremore, di pazienti, caregiver e medici. Così, Mister Parkinson dialoga con Roberto, Valentina, Giangi e Rossana e scopre come hanno reagito alla malattia, raggiungendo nuovi traguardi e trovando risorse interiori inaspettate. Tra i contributi del documentario anche quello del professor Paolo Calabresi (Policlinico Gemelli di Roma) e del giornalista Vincenzo Mollica, che ha dedicato una lettera speciale a Mister Parkinson.
25 novembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA




