Scoppia il fenomeno degli adesivi anti Elon Musk dopo le elezioni: si attaccano sulle Tesla

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Questa volta non è l’ennesima contrapposizione tra proprietari di auto elettriche e termiche che viene esibita mediante frasi ad effetto, ma una curiosa reazione di un numero crescente di proprietari di Tesla, non solo ai comportamenti bizzarri di Elon Musk, ma soprattutto, al suo recente appoggio alla campagna elettorale di Donald Trump e conseguente coinvolgimento nella compagine governativa.

Adesivi nati per gioco

Tutto è partito all’inizio dell’anno scorso, quando Matthew Hiller, impiegato in un acquario ma con l’hobby degli adesivi creativi, di fronte alla piega controversa, tra censura e disinformazione, di X (ex Twitter, ora di proprietà di Musk) ha cambiato idea proprio quando stava per acquistare una Tesla. Convinto del fatto che molti «Teslari» volessero sconfessare apertamente i comportamenti del ricchissimo imprenditore di origini sudafricane, ha realizzato il primo adesivo per paraurti, che diceva: “L’ho comprata prima di sapere che Elon era pazzo”. All’inizio solo pochi, distribuiti nel negozio, ma rapidamente diventati virali dopo che alcune persone avevano iniziato a postare foto: da 5-7 al giorno a, improvvisamente, 50.

Il boom dopo le elezioni

Ma questo è niente, rispetto a quanto successo, subito dopo le elezioni: le vendite sono letteralmente esplose, con 250 o 300 pezzi al giorno e Matthew che non riusciva a mantenere il passo visto che ha un lavoro a tempo pieno che lo tiene occupato per tutta la giornata. Ad oggi le vendite totali hanno superato i 10 mila pezzi e si sono attestate su una media di 180 al giorno, non solo per quello anti-Elon ma anche per le altre varianti che nel frattempo ha realizzato insieme alla moglie, che lo aiuta fino a tarda notte ad organizzare le spedizioni. Quello originale, l’unico rettangolare e che attualmente è il quarto adesivo più venduto su Amazon dopo essere stato il numero 1 in diversi momenti, ad un certo punto stava battendo sia l’adesivo di Trump che quello di Kamala.

Ce ne sono di vari tipi

Sull’onda del successo del primo, Matthew ne ha realizzati altri come «Anti Elon Tesla Club» e il semplice ma efficace «Shut Up Elon» ma durante l’intervista, apparsa sul sito di Heatmap, ha confessato che tra chi ha acquistato l’adesivo non crede ci siano i proprietari di Cybertruck, sia perché è un mezzo molto controverso come Elon Musk stesso, sia perché quando ha iniziato ad essere commercializzato gli atteggiamenti discutibili del tycoon erano già più che evidenti. Sarà interessante vedere se il fenomeno – come spesso accade – si sgonfierà progressivamente oppure se continuerà a salire il numero di Tesla con appiccicate adesivi anti-Elon.

Nel corso del 2023 ne sono state vendute oltre 670 mila solo negli Usa e quest’anno finora siamo a quota 470 mila veicoli, quindi potenzialmente Matthew può diventare milionario. A quel punto però gli toccherebbe ringraziare Elon Musk.

18 novembre 2024 (modifica il 18 novembre 2024 | 07:58)

18 novembre 2024 (modifica il 18 novembre 2024 | 07:58)