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Sei astronauti a bordo della Stazione spaziale internazionale che compiono sedici volte il giro della Terra e riflettono sul senso della vita guardando da lontano il loro pianeta: come sarebbe senza vita umana? E come sarebbe la vita umana se non ci fosse una Terra a ospitarla?
È «Orbital», romanzo di Samantha Harvey (1975, Kent, Regno Unito) ad aggiudicarsi il Booker Prize 2024, il più prestigioso premio del Regno Unito per la narrativa, che è stato assegnato martedì 12 novembre all’Old Billingsgate di Londra. L’autrice ha ricevuto un assegno di 50 mila sterline (60 mila euro). Dal 1969 il premio viene conferito alla miglior opera di narrativa scritta in lingua inglese e pubblicata nel Regno Unito (e dal 2018 anche nella Repubblica d’Irlanda).
«Non mi aspettavo di vincere», ha dichiarato Harvey nel suo discorso di martedì sera. «Ci era stato detto che non era consentito dire parolacce, e così il mio discorso è finito. Era solo una parolaccia per 150 volte». La scrittrice ha poi dedicato la sua vittoria a coloro che «parlano a favore e non contro la Terra, a favore e non contro la dignità degli altri esseri umani, delle altre vite, e a tutte le persone che parlano, chiedono e lavorano per la pace».
Unica scrittrice inglese in finale, Harvey è stata selezionata in una sestina finalista composta da cinque donne e un uomo: Percival Everett con «James» (tradotto in Italia da La nave di Teseo); Rachel Kushner con «Creation Lake» (Scribner); Anne Michaels («Held», edito da Bloomsbury); Yael van der Wouden e il suo «The Safekeep» (che sarà tradotto da Garzanti a inizio 2025) e Charlotte Wood con «Stone Yard Devotional» (Riverhead Books).
In Italia «Orbital» sarà pubblicato nel mese di febbraio 2025 da NN Editore con la traduzione di Gioia Guerzoni. Il romanzo è stato scelto all’unanimità come vincitore dopo una «giornata di riflessione» sulla rosa dei candidati, secondo quanto ha dichiarato il presidente della giuria, l’artista e autore Edmund De Waal. «La nostra unanimità su “Orbital” ne riconosce la bellezza e l’ambizione. Riflette la straordinaria intensità dell’attenzione di Harvey per il mondo prezioso e precario che condividiamo».
13 novembre 2024 (modifica il 13 novembre 2024 | 10:40)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
13 novembre 2024 (modifica il 13 novembre 2024 | 10:40)
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