L’auto che cambia colore: tutti i segreti del progetto BMW E-Ink

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È passato poco più di un anno da quando Bmw ha letteralmente lasciato a bocca aperta i visitatori del Consumer Electronics Show di Las Vegas presentando un’intrigante tecnologia chiamata E-Ink e annunciandone l’introduzione entro il 2025. Anche se forse gli ingegneri avevano peccato d’ottimismo riguardo alle tempistiche – sembra che bisognerà attendere almeno fino al 2027 – i test stanno procedendo e i clienti più estroversi del marchio tedesco potranno sfogare la loro voglia di colori usando una semplice app collegata alla propria auto.

Un inchiostro digitale per 32 colori

Il sistema, presentato su una Bmw iX, utilizza una sorta di inchiostro digitale (E-ink), ovvero una pellicola speciale che ricopre la carrozzeria, nella quale sono «affogate» milioni di microcapsule che contengono un fluido trasparente con pigmenti caricati elettricamente. Durante la dimostrazione al CES l’auto era passata dal bianco al nero ma nei piani di Bmw c’è di arrivare a 32 tonalità per la livrea e non limitarsi ad un colore uniforme, ovvero introducendo anche motivi a strisce o a scacchiera. Dopo essere stata mostrata per la prima volta nel gennaio 2022, è stata ulteriormente sviluppata e presentata in modi sempre più entusiasmanti, tra cui su una BMW Art Car ufficiale e sulla concept i Vision Dee ma la dottoressa Stella Clarke, ingegnere responsabile dell’innovazione BMW in questo campo, ha ammesso che la complessità di realizzazione richiederà ancora tempi lunghi prima di una possibile introduzione sul mercato.

Non solo per esibizionisti

«La verità è che probabilmente non sarà molto conveniente all’inizio, quindi posso immaginare che si partirà da cliente selezionati e poi spera che si possa diffondere» sono state le parole di Clarke. La ragione d’essere dell’E-ink è fondamentalmente l’inedita possibilità di personalizzazione che offre ma secondo alcuni potrebbero esserci anche applicazioni più “serie”, ovvero come indicatore di carica o segnalando, sui taxi del futuro, la loro disponibilità, ma anche, per i più sbadati, una sorta di funzione “trovami”, scatenando un lampeggiamento multicolore per rivelare dove si è lasciata l’auto in un parcheggio affollato. Naturalmente sarebbe necessaria una legislazione che copra l’uso di questa tecnologia per impedire usi impropri come distrarre gli altri automobilisti con inutili cambiamenti di colore in movimento.

Un gadget che solletica l’ego

Alcune delle possibili criticità legate all’utilizzo dell’E-ink riguardano gli sbalzi termici e l’impatto con sassolini e detriti, oltre al consumo delle batterie, unico punto sul quale Bmw si è dimostrata molto tranquilla, arrivando addirittura a suggerire possibili vantaggi variando il colore da scuro a chiaro nelle giornate di sole, trasformando la vernice digitale in una sorta di scudo termico, una strada che Nissan sta perseguendo con metodi più tradizionali. Pare che tutti i prototipi realizzati siano ancora funzionanti, cosa che fa ben sperare e siamo certi che alcuni influencer siano già pronti all’idea di abbinare il colore dell’auto al proprio outfit per stupire i follower con spettacolari «stories» su Instagram.

11 novembre 2024 (modifica il 11 novembre 2024 | 12:17)

11 novembre 2024 (modifica il 11 novembre 2024 | 12:17)