Non c’è arte senza impegno: a Cagliari il festival «Pazza idea»

di IDA BOZZI Da giovedì 21 a domenica 24 novembre nella città sarda la rassegna sul tema «Disegnare orizzonti»

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Immaginare modelli innovativi di pensiero e di convivenza, e un futuro in cui i giovani possano trovare più spazio nel mondo della cultura e della comunicazione. Ambiziosi ed energetici, gli obiettivi del festival letterario e di culture digitali Pazza idea, giunto al tredicesimo anno di vita, che si svolgerà da giovedì 21 a domenica 24 novembre al Teatro Carmen Melis di Cagliari, dedicato al tema Disegnare orizzonti. Una rassegna di contaminazioni tra arti, culture e impegno sociale, che si apre giovedì 21 con l’inaugurazione dell’esposizione Book As Art. I libri, le artiste, a cura di Simona Campus e Paolo Cortese, con opere di donne e di giovani.

Come illustra Mattea Lissia, direttrice artistica del festival e presidente dell’associazione Luna Scarlatta che lo organizza, con il contributo della Regione autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna: «In un mondo come l’attuale, in cui vediamo la sopraffazione di alcune culture su altre, la nostra idea è quella di metterci insieme, creando interconnessioni e condivisioni tra le conoscenze. Avremo linguisti che spiegheranno l’evoluzione del linguaggio dei giovani, cantautori che prima di esibirsi parleranno di linguaggi musicali. Ci saranno argomenti profondi, problematici, come la povertà e il lavoro».

L’indagine si spinge più in là: «D’altronde — aggiunge Lissia — qual è il ruolo degli intellettuali se non parlare di pensieri disturbanti? Il festival è come un presidio di avanguardia culturale: non modaiolo, ma con ospiti che hanno qualcosa da dire sul tema».

Le contaminazioni tra discipline e arti diverse sono molte: giovedì 21, la lectio dello psichiatra e scrittore Vittorio Lingiardi spazierà dall’arte al cinema a partire dal libro Corpo, umano (Einaudi); il fotografo Ferdinando Scianna parlerà delle sue immagini apparse sulle copertine dei libri, in Italia e all’estero; e l’incontro con il collettivo bolognese Cheap, composto da street artist donne, farà il punto sull’attivismo femminista e artistico.

Particolare il programma di venerdì 22 e sabato 23, con i workshop mattutini di formazione, tutti gratuiti su prenotazione, con Pierluigi Vaccaneo, Valentina Notarberardino, Lavinia Bianchi, Fabio Magnasciutti, Ilaria Gaspari e Mafe de Baggis.

«L’associazione Luna Scarlatta — continua Lissia — si occupa di letteratura e di welfare culturale, lavora in centri di salute mentale, nelle scuole, nelle carceri. I workshop sono dedicati a editoria, illustrazione, tecnologie digitali, migrazioni, per imparare come scrivere un romanzo o come trovare nell’editoria o nell’arte possibilità di lavoro e di futuro».

Si continua nel pomeriggio del 22: si parlerà di giornalismo etico con la direttrice del Festival Internazionale del giornalismo, Arianna Ciccone; di scrittura con Antonio Franchini, autore de Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio), e Giulia Caminito (Il male che non c’è, Bompiani), di migranti con il sociologo olandese Hein de Haas, di disuguaglianze con Riccardo Staglianò (Hanno vinto i ricchi, Einaudi). Venerdì sera, il concerto di Salvatore Maltana e Marcello Peghin.

Sabato 23, si parla di autori e critica alla presentazione del libro Caratteri mobili. Le lettere degli scrittori a Lorenzo Mondo, con Pierluigi Vaccaneo della Fondazione Pavese e Silvia Boggian. Dalle 16 iniziano vari panel, su culture digitali e comunicazione con Vera Gheno e Beatrice Cristalli, su reputazione e social con Daniele Chieffi e Ilaria Gaspari, per continuare con il blogger e scrittore Fabrizio Acanfora. Serata con Alessandro Piperno e il suo romanzo Aria di famiglia (Mondadori); con il graphic designer e saggista Riccardo Falcinelli (Visus, Einaudi Stile libero); e con il talk e concerto di Vasco Brondi.

Molti gli eventi di domenica: tra questi, la mattina di poesia, musica e live painting a cura di Yari Selvetella; l’incontro con la scrittrice Espérance Hakuzwimana Ripanti, di origini ruandesi e cresciuta a Brescia, e l’autore pachistano che vive a Bologna Saif ur Rehman Raja. Per chiudere in serata con il dialogo di Zerocalcare con Florinda Fiamma e il concerto disegnato Un giorno da Psychodonna, di Rachele Bastreghi e Mario Conte con l’illustratore Alessandro Baronciani.

9 novembre 2024 (modifica il 9 novembre 2024 | 15:06)

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