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Balocco – Inutile nascondersi dietro a un dito. L’industria automobilistica europea sta vivendo un periodo di incertezza e confusione. Il disegno della transizione pensato nei termini previsti dalla politica europea non sta realizzandosi, mettendo in grave crisi l’intero settore produttivo, con ricadute importanti sulla stabilità del comparto auto. Ben vengano, dunque, progetti ambiziosi, coraggiosi che cerchino di affacciarsi su un mercato in balia degli eventi e privo di punti di riferimento. Tanto vale rompere con la tradizione e proporre qualcosa di dirompente.
Compatta ma sportiva
Ci ha provato, questa volta davvero, Abarth con la nuova 600 elettrica. La Abarth delle prime volte: la prima a cinque porte, la più potente di sempre e «la prima elettrica sportiva che costa tanto quanto una sportiva a combustione, questo problema è stato risolto». Gaetano Thorel — a capo delle attività Abarth in Europa — sottolinea che, almeno in questa categoria di vetture, uno degli elementi che compromettono la diffusione dell’auto elettrica è venuto meno. «Siamo riusciti a garantire un prezzo competitivo con un riferimento di potenza che non è così comune». Ha ragione, ma solo in parte: la 600 Abarth è un Suv compatto, ha 280 cavalli ed è offerta a 42.950 euro. La Volkswagen Golf GTI ha 265 cavalli (quindi è meno potente) e ha un prezzo di listino di 45.450 euro (quindi costa di più). Ma è più grande. Se invece analizziamo il segmento B, dobbiamo fare il confronto con la Polo GTI che ha 207 cavalli (quindi sempre meno della Abarth) ma costa 33.400 euro. La Mini John Cooper Works costa 39.905 euro.
La miglior Abarth
Non c’è nessun dubbio, però, che almeno per quanto riguarda il coinvolgimento e il divertimento di guida, una Abarth con queste qualità non si era mai vista. O almeno non si era vista negli ultimi 15 anni, da quando Abarth ha ripreso a produrre la 595, su base Fiat 500. L’auto si guida con estremo piacere, ha una struttura solida è rigida il giusto e ha un differenziale anteriore meccanico a slittamento limitato che fa realmente la differenza quando si cerca la prestazione. Questo è sicuramente l’elemento che dona più personalità alla vettura: si aggrappa all’asfalto e trascina fuori l’anteriore anche e velocità molto sostenute. Lo sterzo è preciso e affilato ed esegue con tempismo tutti i comandi che il “pilota” gli comunica. Anche l’impianto frenante si è rivelato assolutamente all’altezza del compito e in pista, nonostante lo stress, non ha mai dato l’impressione di essere in difficoltà e la risposta è sempre stata adeguata e sicura. Nel complesso il progetto dimostra di aver seriamente ricevuto notevoli attenzioni per togliersi di dosso le critiche che la precedente 500 Abarth elettrica aveva ricevuto. La Abarth 600 è un’automobile riuscita sotto molti punti di vista e l’attenzione messa dai tecnici del marchio è una conferma delle capacità a disposizione non solo di Abarth ma di tutta Stellantis nel saper produrre ancora vetture di qualità. Il dubbio che deve essere ancora risolto riguarda però l’autonomia: la batteria ha una capacità di 54 kWh, a fine prova il computer di bordo ha registrato un consumo pari a 48 kWh/100 km. Facendo due conti, significa avere poco più di 100 chilometri di percorrenza a disposizione. La guida in pista è stata intensa ma non feroce e brutale a tal punto da spremere ogni singolo elettrone sotto il pianale. Quindi, l’efficienza energetica potrebbe essere il suo «tallone d’Achille».
Due versioni
Al momento del debutto, la Abarth 600 elettrica è disponibile in due soli allestimenti: Turismo e Scorpionissima. La prima è un allestimento “di serie” che sacrifica in parte le prestazioni, dato che il motore elettrico può erogare un massimo di 230 cavalli di potenza. Scorpionissima è invece l’edizione limitata in sole 1949 unità (riferimento all’anno di fondazione del marchio) e rappresenta l’apice per quanto riguarda le prestazioni: 280 cavalli; 0-100 km/h in 5,4 secondi e velocità massima di 200 km/h. Il prezzo è di 48.950 euro ma è equipaggiata con tutte le migliori dotazioni tecniche e tecnologiche disponibili. L’unica scelta riguarda la tinta per la carrozzeria. Ma questa, si sa, è una questione personale.
4 novembre 2024 (modifica il 6 novembre 2024 | 10:36)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 novembre 2024 (modifica il 6 novembre 2024 | 10:36)
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