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Si scrive Gpl si legge risparmio. Sono sempre di più gli italiani che scelgono un modello alimentato a gas: nel nostro paese nei primi nove mesi dell’anno le vendite sono cresciute del 9,4% rispetto al 2023, arrivando a quota 114.666 auto. Numeri sempre più grandi se si confrontano con quelli di 10 anni fa quando le auto a Gpl nuove erano poco più di 90 mila e che alimentano un trend tipicamente italiano. Il nostro paese — dove secondo i dati dell’Aci su 40 milioni di veicoli circolanti ben 3 milioni sono a Gpl — guida le piazze europee dell’alimentazione a gas: su 233 mila veicoli con la bombola venduti da gennaio a settembre nei quattro grandi mercati quasi il 50% è indirizzato qui, mentre il 19,3% va in Francia, il 4,5% in Germania e il 10,1% in Spagna (dati di Dataforce).
Si circola sempre
Se i numeri sembrano complicati la spiegazione è semplice. Il Gpl al distributore costa un euro al litro in meno rispetto a benzina e diesel con conseguenze dirette sul portafoglio: bastano 30 euro per riempire il serbatoio, meno della metà dei carburanti tradizionali. Ma non è finita. Rispetto ai vecchi motori a gas, che provocavano smorfie di sdegno sui volti degli appassionati, i propulsori di oggi hanno prestazioni pressoché identiche a benzina e diesel, ma le emissioni di Co2 si riducono di circa il 10% con benefici sensibili anche quando ci si scontra con bollo, assicurazione o blocchi del traffico. I veicoli a Gpl, infatti, non vengono tendenzialmente interessati dagli stop alla circolazione decisi dalle amministrazioni comunali delle principali città italiane. E chi pensa che il fenomeno Gpl sia passeggero e appartenente al passato dovrà ricredersi. L’alimentazione a gas di petrolio liquefatto per le auto potrebbe essere una delle risposte per accompagnare l’agognata transizione energetica grazie a nuove idee che si stanno affacciando sul mercato.
Kia la Niro full hybrid è a Gpl
Kia e Dacia hanno deciso di alimentare i loro modelli ibridi con il Gpl, sfruttandone tutti i vantaggi economici di cui sopra e abbassando ulteriormente i consumi. «La Niro tri-fuel è un’auto full hybrid che utilizza il gas al posto della benzina e fa 100 chilometri con quattro euro — spiega Giuseppe Bitti, presidente e Ceo di Kia Italia —. Il modello arriva dalla Corea e poi l’azienda Brc di Cherasco lo trasforma in Gpl, aggiungendo un serbatoio: è una procedura certificata che non fa perdere alcuna garanzia al veicolo». Il costruttore coreano è stato il primo a credere nel matrimonio tra ibrido e Gpl: «Verso la fine del prossimo anno questa soluzione sarà proposta su altri modelli come il Suv Sportage. Da ora in poi la nostra gamma full hybrid avrà sempre una versione a Gpl elettrificata».
Dacia, il Gpl ibrido sulla Bigster
Una furbata che è piaciuta anche a Dacia. Il marchio porterà una variante mild hybrid da 140 cavalli alimentata a gas sul nuovo Suv Bigster che arriverà all’inizio del 2025. «Per noi il Gpl è centrale — spiega Guido Tocci, capo di Dacia Italia —. Nei primi nove mesi dell’anno il 74% delle Dacia vendute nel nostro Paese aveva proprio questa alimentazione. La quota di chi sceglie il gas sui nostri modelli è altissima: 71% per la Duster, 77% per la Sandero, leader di questo mercato, e addirittura 88% per Jogger. Gli investimenti potranno renderlo uno dei carburanti del futuro se affiancato all’elettrificazione: le persone di questi tempi hanno sempre più bisogno di efficienza e risparmio».
4 novembre 2024 (modifica il 4 novembre 2024 | 11:20)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 novembre 2024 (modifica il 4 novembre 2024 | 11:20)
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