Così scoprii che mia nonna era morta. Due volte. L’incipit del nuovo libro di Andrea De Carlo

di Andrea De Carlo Esce il 5 novembre per La nave di Teseo «La geografia del danno»

Questo post è stato originariamente pubblicato su questo sito

Un giorno di parecchi anni fa mio padre ha invitato a pranzo me e mia sorella, e quando abbiamo finito di mangiare si è alzato da tavola e ha detto «Volevo dirvi che vostra nonna è morta».

«Quale nonna?» ho detto io, attraverso la cortina di non-comprensione che era calata improvvisa tra noi. Mia sorella stava zitta, ma aveva un’espressione simile alla mia. Mia madre sembrava assorta in una voce dell’Encyclopædia Britannica, seduta al tavolo ovale già sparecchiato a parte i bicchieri. Quando mangiavamo insieme spesso saltavano fuori dubbi che richiedevano chiarimenti immediati, e uno di noi andava a tirare fuori dalla libreria un volume dalla copertina bordeaux con le scritte dorate.

«Mia madre, no?» ha risposto mio padre, come davanti alla più ottusa delle domande.

Ho guardato mia sorella, che continuava a non parlare. Dalle porte-finestre entravano luce lattea e spifferi di aria fredda, nel grande soggiorno al nono piano del palazzo che era stato molto moderno negli anni settanta.

Ho detto a mio padre «Ma non era morta quando avevi due anni?».

«Evidentemente no» ha detto lui, si muoveva a passi nervosi sul pavimento di marmo chiaro così poco corrispondente allo spirito della nostra famiglia.

Avevo sempre considerato l’essere orfano a metà uno degli elementi determinanti del suo carattere, del suo legame con nostra madre, dei suoi rapporti con le donne e con il mondo.

«Quindi avete mantenuto una barriera di bugie per decenni» ho detto, e mi tremava un po’ la voce. «Con allucinante, inscalfibile complicità».

«Che orrenda scelta di parole» ha detto mia madre.

«Che orrenda scelta di comportamenti» ho detto io.

Lei ha chiuso il volume dell’enciclopedia, l’ha rimesso nella libreria, ha raccolto i bicchieri ed è uscita dal soggiorno.

«Ho scoperto che era viva solo quando ho compiuto diciott’anni» ha detto mio padre, ma non in tono di giustificazione.

«Come l’hai scoperto?» ha detto mia sorella, che aveva sempre avuto con lui un rapporto molto più stretto del mio.

«Un avvocato mi ha scritto per dirmi che lei avrebbe voluto vedermi».

«E tu?» ha detto mia sorella.

«Gli ho risposto che non se ne parlava neanche» ha detto mio padre.

«E la nonna?» ha detto mia sorella.

«La nonna niente» ha detto mio padre.

«Non ha cercato di farsi viva in altri modi?».

3 novembre 2024 (modifica il 3 novembre 2024 | 14:47)

3 novembre 2024 (modifica il 3 novembre 2024 | 14:47)