Mini Aceman, la nostra prova della crossover elettrica che fa divertire chi la guida

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Copenaghen (Danimarca) – La ventata d’aria nuova che ha travolto Mini ha portato una revisione dello stile, più tecnologia e nuovi modelli. Tra questi c’è la Aceman, crossover compatta che si colloca tra la classica Mini tre porte e la Countryman, ormai cresciuta di dimensioni. Con il debutto di Aceman e Countryman Mini ha detto addio alla Clubman e ha riorganizzato la gamma in maniera più razionale: per chi non necessita di troppo spazio c’è l’immortale Cooper, chi ha una famiglia preferirà la Countryman, mentre per tutti gli altri la scelta potrebbe ricadere sulla Aceman.

Rivali agguerrite

La Mini Aceman è lunga 4,1 metri, larga 1,75 metri e alta 1,51. Dimensioni che la portano a confrontarsi sul ring di una delle categorie di auto più vendute in Europa e a competere con modelli come l’Alfa Romeo Junior, la Jeep Avenger o la Lexus Lbx, tutte alla ricerca di un piglio modaiolo e con propulsori elettrificati. A proposito, la crossover Mini è disponibile solo nella variante elettrica e al momento non sono previsti piani per spostare la sua produzione (in joint venture con Great Wall) dalla Cina all’Europa o per offrirle con propulsori ibridi.

406 chilometri di autonomia

Nel pianale della Aceman c’è un pacco batteria di dimensioni diverse a seconda della versione scelta: la E, ha 184 cavalli e accumulatori da 42,5 kWh che garantiscono 395 chilometri di autonomia, mentre la top di gamma SE ha 218 cavalli con batterie da 54,2 kWh e 406 chilometri garantiti con un pieno di energia. Entrambe le versioni possono ricaricarsi alle colonnine rapide (70 kW per la E e 95 per la SE), per passare dal 10 all’80% in circa mezz’ora. Per i più sportivi c’è anche la variante John Cooper Work: arriverà nel 2025 con 258 cavalli e 350 newtonmetri di coppia e avrà la batteria da 54,2 kWh.

100% Mini

Il nuovo modello attira gli sguardi dei danesi a passeggio nei dintorni di Copenaghen accompagnati da un vento autunnale già freddo: «La riconoscibilità dei nostri modelli è un grande punto di forza — spiega Thomas Sycha, capo del design degli esterni —. Abbiamo dato un forte carattere alla Aceman, ma sono rimasti gli occhi grandi e tondi e un frontale sorridente: le sembianze gentili degli esseri umani la rendono simpatica e vivace». Anche gli interni ci dicono che siamo su una Mini: gli occhi vengono subito attratti dal grande schermo circolare al centro della plancia da cui si controllano praticamente tutte le funzioni dell’auto: dai sistemi multimediali al climatizzatore. L’effetto wow è assicurato perché qui sono i dettagli a fare la differenza. Un esempio? Il cruscotto è ricoperto da un tessuto retroilluminato e non ci sono plastiche a vista e dal display si può cambiare anche il disegno dei fanali.

Divertimento assicurato

Le dimensioni compatte e i motori potenti assicurano una guida divertente. Anche in modalità standard la Aceman scatta al premere dell’acceleratore e i sistemi di assistenza alla guida non sono eccessivamente invasivi. Lo sterzo è preciso e i comandi sono chiari, mentre l’assetto è abbastanza sportivo ma non troppo rigido da risultare poco confortevole nei tratti urbani. Insomma, la Mini Aceman ha le carte in regola per essere un successo, ma potrebbe essere penalizzata dall’esclusività della sola versione elettrica: in Europa le auto a batterie non superano il 14% di quota di mercato, in Italia siamo fermi al 4% e il prossimo anno non ci saranno neanche gli incentivi all’acquisto. I prezzi della Aceman partono da 32.100 euro.

30 ottobre 2024 (modifica il 30 ottobre 2024 | 12:24)

30 ottobre 2024 (modifica il 30 ottobre 2024 | 12:24)