Viaggio nella fabbrica della Ferrari elettrica: «Qui si costruiscono le Rosse del futuro». Le foto

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Maranello (Modena) – Una distesa di finestre con i vetri fumé protegge ciò che fino a poco tempo fa sembrava impensabile. La prima Ferrari elettrica della storia verrà svelata tra un anno, ma intanto a Maranello hanno costruito l’e-building, un nuovo stabilimento dedicato alla produzione delle Ferrari del futuro, compresa quella con la spina. L’edificio è stato inaugurato lo scorso giugno, ma l’attività della fabbrica partirà il prossimo gennaio e con alla Rossa a zero emissioni verranno prodotti tutti gli altri modelli, dalla Purosangue alla SF90.

3 mila pannelli solari sul tetto

Secondo quanto dichiarato da Ferrari, l’e-building serve a potenziare la flessibilità produttiva, un piano in linea con la massimizzazione dei ricavi rispetto alla quantità di vetture prodotte (oggi sono 40 al giorno). L’e-building non si occuperà esclusivamente di costruire vetture, qui si produrranno anche batterie ad alto voltaggio e motori elettrici per le Rosse ibride e a zero emissioni. Tutto in casa, dunque. Ma proprio come accade per le Ferrari, anche l’edificio oltre che essere funzionale e all’avanguardia – ci sono oltre 3 mila pannelli solari installati sul tetto con una potenza di picco pari a 1,3 MW -, doveva essere anche bello. Il progetto è stato curato dall’architetto Mario Cucinella che ha disegnato l’edificio su una superficie di 42.500 metri quadrati di terreno. L’e-building ospiterà 300 lavoratori e al suo fianco sorgerà un nuovo stabilimento per la verniciatura dei modelli. Oltre il 60% dell’energia utilizzata per i test delle batterie e dei motori sarà recuperata tramite degli accumulatori e reindirizzata per alimentare nuovi processi.

Più umani che robot

L’edificio è alto 25 metri e su un’unica linea ospita la produzione di tutti i modelli Ferrari. Una flessibilità che consente di risparmiare tempo e massimizzare l’efficienza, anche economica. Sono una parte della linea è totalmente robotizzata, spiegano da Ferrari, per conservare il fattore umano e artigianale che rende uniche le auto. L’automazione si avvera grazie a robot collaborativi e, che adattano il loro comportamento in base alle esigenze dell’operatore e c’è una rete a banda ultra larga che localizza e visualizza in 3D i componenti nella fase di assemblaggio. Le scocche? Arrivano direttamente dalla verniciatura su un mega ascensore capace di accoglierne venti.

Non sembra una fabbrica

Insomma, a Maranello c’è già la fabbrica di auto del futuro: niente sporco né rumore né odori sgradevoli, tutto avviene in un ambiente dai colori chiari che sembra ovattato. E per evitare un eccessivo congestionamento di traffico nella zona dello stabilimento, i lavoratori possono raggiungere il sito produttivo in bici o in monopattino: insieme con l’edificio sono state costruite una nuova strada e una pista ciclabile di 1,5 chilometri collegata alla rete cittadina.

16 ottobre 2024 (modifica il 16 ottobre 2024 | 07:37)

16 ottobre 2024 (modifica il 16 ottobre 2024 | 07:37)