«Smart road», ponti e gallerie controllati in 3D dai droni

La tecnologia fa delle strade un laboratorio a cielo aperto. E aiuta anche la manutenzione Le arterie di asfalto che collegano le principali località italiane si stanno trasformando in un laboratorio a cielo aperto per testare le tecnologie di domani. L’autostrada A1 è tra i protagonisti di questa evoluzione tech che guarda alla nuova mobilità grazie a sperimentazioni e progetti pilota che parlano di guida autonoma, strade intelligenti, droni per il controllo del traffico e stazioni di ricarica per auto elettriche. Nel primo caso quando parliamo di auto robot spesso dimentichiamo che senza lo sviluppo dell’infrastruttura i veicoli autonomi non potrebbero funzionare. Movyon, la società di Autostrade per l’Italia che si occupa di sviluppare e testare nuove tecnologie, ha quindi realizzato tra Firenze e Bologna i primi 100 chilometri della «smart road», la strada intelligente ricoperta di antenne che comunicano con il veicolo per carpirne posizione e prossime manovre. A marzo 2023 sono iniziati i test per la guida autonoma nella galleria autostradale Le Croci, tra Calenzano e Barberino di Mugello, mentre la A1 può contare su trentatré stazioni con cento punti di ricarica per auto elettriche attivi. La tecnologia aiuta anche nella manutenzione. Argo, la piattaforma per la gestione delle infrastrutture di Autostrade, raccoglie e gestisce in tempo reale i dati strutturali di ponti, cavalcavia, viadotti e gallerie, mentre droni dotati di videocamere ad alta risoluzione e laser Lidar effettuano la scansione tridimensionale dell’opera: così un operatore può compiere facilmente ispezioni da remoto. A proposito di droni, se nel tronco di Genova vi accorgete di uno strano ronzio non preoccupatevi: i velivoli decollano dai loro nidi per controllare il traffico aggiornando i dati in tempo reale. Corriere della Sera è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati. 4 ottobre 2024 (modifica il 4 ottobre 2024 | 09:09) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le arterie di asfalto che collegano le principali località italiane si stanno trasformando in un laboratorio a cielo aperto per testare le tecnologie di domani. L’autostrada A1 è tra i protagonisti di questa evoluzione tech che guarda alla nuova mobilità grazie a sperimentazioni e progetti pilota che parlano di guida autonoma, strade intelligenti, droni per il controllo del traffico e stazioni di ricarica per auto elettriche.
Nel primo caso quando parliamo di auto robot spesso dimentichiamo che senza lo sviluppo dell’infrastruttura i veicoli autonomi non potrebbero funzionare. Movyon, la società di Autostrade per l’Italia che si occupa di sviluppare e testare nuove tecnologie, ha quindi realizzato tra Firenze e Bologna i primi 100 chilometri della «smart road», la strada intelligente ricoperta di antenne che comunicano con il veicolo per carpirne posizione e prossime manovre. A marzo 2023 sono iniziati i test per la guida autonoma nella galleria autostradale Le Croci, tra Calenzano e Barberino di Mugello, mentre la A1 può contare su trentatré stazioni con cento punti di ricarica per auto elettriche attivi. La tecnologia aiuta anche nella manutenzione. Argo, la piattaforma per la gestione delle infrastrutture di Autostrade, raccoglie e gestisce in tempo reale i dati strutturali di ponti, cavalcavia, viadotti e gallerie, mentre droni dotati di videocamere ad alta risoluzione e laser Lidar effettuano
la scansione tridimensionale dell’opera: così un operatore può compiere facilmente ispezioni da remoto. A proposito di droni, se nel tronco di Genova vi accorgete di uno strano ronzio non preoccupatevi: i velivoli decollano dai loro nidi per controllare il traffico aggiornando i dati in tempo reale.

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4 ottobre 2024 (modifica il 4 ottobre 2024 | 09:09)

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