Milano, l’arte i talk esclusivie il Cenacolo aperto per noi

di Carlo Baroni Uno sguardo diverso su luoghi noti e meno noti del capoluogo, dal Binario 21 alla sede del Corriere, dalla Pinacoteca Ambrosiana fino al capolavoro di Leonardo

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A Milano il «già visto» è un’espressione sbagliata. Persino per chi ci è nato. La città è come un libro che hai già letto eppure ti sorprende sempre. I gioielli li espone con una nonchalance che può apparire scontrosa. La proposta ai lettori del Corriere tocca tre date. Per mostrare luoghi che tutti conoscono ma che in pochi hanno «visto». È sempre un problema di prospettiva o, addirittura, di stato d’animo.
La giornata milanese comincia alla Stazione Centrale. Dal binario 21 al Memoriale della Shoah. Un luogo che è diventato un simbolo della città, un crocevia per riflettere sugli orrori di un passato dal quale, colpevolmente, continuiamo a ripetere gli errori. Un momento per riflettere con un rappresentante della comunità ebraica che ci riporterà agli accadimenti di quel biennio tragico.
Poi via Solferino. Per tutti la strada del Corriere della Sera. E già l’edificio è un omaggio alla bellezza architettonica. L’ingresso nella sede è un’immersione nel regno della comunicazione, un posto che riesce ancora a unire la tradizione con la più moderna tecnologia. La sala Albertini delle riunioni della redazione, scrigno rimasto inalterato dagli inizi del secolo scorso. E poi i segreti della confezione di un quotidiano che oggi deve tener conto di molteplici piattaforme.




Poi il trasferimento alla Pinacoteca Ambrosiana. Qui storia e arte hanno deciso di darsi appuntamento. Con una novità in più, inedita per giunta: la mostra sul trattato «Dei delitti e delle pene» di Cesare Beccaria, il giurista che cambiò la percezione della giustizia nel mondo. Peraltro un grande milanese, legatissimo alla sua città e nonno di quell’Alessandro Manzoni, il cui ricordo aleggia sempre in ogni via di Milano. Aggiunta gustosa la cripta di san Sepolcro.





Il resto è «contorno» di qualità infinita. La Pinacoteca Ambrosiana è il palcoscenico di geni della pittura, della scultura.





Infine l’omaggio al Cenacolo di Leonardo. Con una visita privata. Come sempre da lasciarci gli occhi. E con la presenza di Rosario Maria Anzalone, da pochi mesi a capo della Direzione regionale musei nazionali Lombardia.





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Nella foto,
il Cenacolo di Leonardo da Vinci nel refettorio di Santa Maria delle Grazie

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24 settembre 2024 (modifica il 24 settembre 2024 | 17:34)

24 settembre 2024 (modifica il 24 settembre 2024 | 17:34)