«Non esistono donne belle o brutte, bisogna sapersi vedere»

di Letizia Rittatore Vonwiller Il fotografo Maurizio Galimberti ha realizzato un’installazione fatta di tante fotografie. Sarà esposta a Milano

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Dal 1993 ritrae i visi di personaggi e star, da Julianne Moore a Lady Gaga, in forma di mosaico, fatto di tante tessere che mettono in evidenza i tratti più significativi e la personalità. Questo è il marchio di fabbrica di Maurizio Galimberti, che si definisce «Instant Polaroid Artist», proprio perché dice: «Al digitale preferisco la Polaroid perché il ritratto è naturale, senza artifici. Così diventa possibile la presa diretta, l’istantanea di un attimo.

L’abilità consiste poi nello scegliere la sequenza delle inquadrature e accostare le varie parti». L’ultima sua creazione è «Unica! Frammenti di una nuova bellezza», un work in progress iniziato durante «Il Tempo delle Donne» (lo scorso 11 settembre) alla Triennale a Milano, e che adesso sarà visitabile alla Rinascente il 26 settembre e dal 27 a Palazzo Giureconsulti per tutta la durata della Milano Beauty Week.

«L’idea era di fare un affresco dell’universo femminile», spiega l’artista che, in due giorni, con 600 Polaroid a colori ha composto 40 mosaici costruiti con i dettagli di viso, capelli, mani di donne di diverse età, dai 18 ai settanta inoltrati. Manager, pensionate, ingegneri, cantanti, modelle, mamme, nonne, arrivate da tutta Italia.

«Mi sono trovato davanti donne indipendenti, positive, fiere del proprio volto, che si vogliono bene. Mentre scattavo, stavano in posa ma erano libere di muoversi. Lavoro con lo spirito della “zanzara pungente”, uno spirito caro a Henri Cartier-Bresson che diceva: “Cerco soprattutto un silenzio interiore… cerco di tradurre la personalità e non un’espressione”», aggiunge il fotografo, che attraverso i dettagli mette a nudo l’anima del soggetto ritratto.

«Per esempio, oltre che sulle zone del viso, come occhi, naso, bocca, mi concentro su un ricciolo ribelle, perché percepisco un carattere forte. O sulle unghie aggressive perché, al contrario di quello che si può pensare, sono indice di fragilità. Oppure su orecchini e anelli che rivelano il senso estetico di una persona. Mi è piaciuta anche la semplicità di un’ingegnera fiorentina, sensibile e determinata, di cui ho messo in evidenza le sfumature dei capelli scuri e lisci e la forma delle sopracciglia». Lei che osserva i visi delle donne a pochi centimetri, ha qualche suggerimento? «Non esistono donne belle o brutte. Ci sono modi sbagliati di acconciarsi, truccarsi e vestirsi. Per esempio, un buon taglio, anche corto, di un bravo hairstylist, illumina il volto e allunga il collo. E il make up non deve stravolgere o far diventare una caricatura, bastano un po’ di mascara sulle ciglia e un leggero rossetto», conclude Galimberti, i cui prossimi progetti includono una mostra a Monza su New York, un progetto con Taylor Swift e un omaggio a Carosello.

Nella foto, «Unica! Frammenti di una nuova bellezza» di Maurizio Galimberti, un affresco fotografico composto da 40 mosaici costruiti con dettagli di visi di donne

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24 settembre 2024 (modifica il 24 settembre 2024 | 08:34)

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