Premio Inge Feltrinelli, scelte le cinquine finaliste

di GIULIA ZAMPONI L’8 marzo si terrà la cerimonia di consegna. Il riconoscimento, con tre categorie per difendere i diritti umani e denunciare violenze, è dedicato a donne e giovani

Sono state selezionate le cinquine finaliste per le categorie del Premio Inge Feltrinelli, giunto alla sua seconda edizione. «Raccontare il mondo, difendere i diritti»: queste le parole chiave per definire il riconoscimento in onore di Inge Schönthal Feltrinelli , fotoreporter ed editrice dalla carriera lunga, poliedrica e straordinaria, in onore della promozione della cultura. Parole e immagini per creare ponti e non per costruire muri, per mettere in contatto punti opposti nel mondo, per contrastare ogni forma di prevaricazione. È dedicato alle donne e alle nuove generazioni, che denunciano oppressioni e violazioni.

Le categorie in gara sono tre, come i linguaggi e registri usati per parlare della tutela dei diritti umani: libri fiction e non fiction (ai quali si aggiunge una menzione speciale «Kids» dedicata ai volumi per bambini e bambine), inchieste e podcast per le scuole. Il Premio è promosso da fondazione Giangiacomo Feltrinellli e Gruppo Feltrinelli, in collaborazione con i tre soci promotori BookCity, AIE e Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri. L’appuntamento è al prossimo 8 marzo nella sede della Fondazione Feltrinelli in Viale Pasubio 5, a Milano, dove verranno premiate le vincitrici delle tre categorie del premio.

La Giuria Internazionale è composta sia da nomi nuovi, sia da altri confermati dalla scorsa edizione. Tra i nuovi volti, troviamo l’editrice Dominique Bourgois, l’editrice Susanne Schüssler, l’autrice Pinar Selek. Gli altri giurati sono: il presidente Carlo Feltrinelli, gli scrittori Simonetta Agnello Hornby e Christoph Ransmayr, i giornalisti Lucia Annunziata, Ezio Mauro e Simonetta Fiori, l’amministratrice delegata di Gruppo Feltrinelli Alessandra Carra, il direttore di Anagrama Jorge Herralde, il presidente del Pen International Burhan Sonmez, il portavoce di Amnesty International Riccardo Noury.

Categoria libri fiction e non fiction

La categoria è rivolta ad autrici femminili che raccontano violenze di ogni tipo e la cultura dei diritti umani. Le cinque opere finaliste sono: Le brave ragazze, Sonia Faleiro (Neri Pozza); Caro stronzo, Virginie Despentes (Fandango Libri); Linguaggio inclusivo ed esclusione di classe, Brigitte Vassalo (Tamu); Mal di Libia, Nancy Porsia (Bompiani); Lo scafista, Stéphanie Coste (La Nave di Teseo).

Menzione speciale categoria Kids

Le proposte editoriali della categoria Kids sono rivolte ai più piccoli per promuovere i temi di riscatto ed emancipazione sin dalla tenera età. Il diritto delle ragazze di esprimere la loro personalità e di riuscire ad emergere in una società prettamente maschilista, combattendo ogni giorno. La cinquina finalista è composta da: L’ammiraglio si è preso il cielo di Marianna Balducci (Edizioni Clichy); Una damigella non in pericolo di Bethan Stevens (Settenove); Nina di Traci N. Todd (AnimaMundi); I sogni di un camaleonte di Jurga Vilè e Lina Sasnauskaité (24 ore Cultura); La terra di nessuno di Maria Josè Floriano (Kalandraka).

Inchieste e reportage

In questa categoria giornalismo e fotografia di stampo femminile si fondono per esprimere al meglio il racconto di parole e immagini in difesa di una cultura libera e senza ostacoli e pregiudizi. Le cinque proposte finaliste sono: Enemies Within di Alice Speri e Ira Lupu (Italia, pubblicata su «The Intercept»); China’s online feminist revolution di Wanqing Zhang (Cina, pubblicata su «Rest of World»); Dust and bones. The impact of climate change on migrant deaths at the southwestern border di Yessenia Funes (US, pubblicata su «Atmos Magazine»); The dirty road to clean energy – How China’s electric vehicle boom is ravaging the environment di Antonia Timmerman (Indonesia, pubblicata da «Rest of World»); Los vuelos de Alicia, Marcela Turati (Messico, «Quinto Elemento Lab»).

Podcast

La categoria è in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito ed è rivolta alle scuole secondarie di secondo grado. Consiste nella realizzazione di un podcast d’inchiesta per difendere e garantire i diritti umani, in un mondo fatto di ingiustizie e discriminazioni. Ecco le cinque idee progettuali finaliste: Istruzione: il diritto a una scelta, a cura di Ipsia Leonardo Da Vinci, classe 3°, manutentori elettrici, Savona: un racconto sulle esperienze sul diritto all’istruzione di una scuola professionale; Fammi sentire, a cura di Liceo C. Poerio, classe 1°, Scienze umane indirizzo economico sociale, Foggia: storia di Daniela Marcone, vicepresidente di Libera e responsabile di Libera Memoria; Chiedi aiuto, a cura di Ite A. Gentili, classe 1G, Macerata: le reti di solidarietà pr aiutare le donne in contesti di violenza di genere; Sani da legare, a cura di IIS Leonardo Da Vinci, classe 4B, Civitanova Marche: l’aumento del disagio mentale successivo a eventi globali, come pandemia, conflitti internazionali, incertezze economiche;Safe space, a cura di Liceo Artistico Modigliani, classe 4B, Giussano: come sentirsi al sicuro in un mondo confuso.

16 febbraio 2024 (modifica il 16 febbraio 2024 | 20:34)

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