Una sera di novembre
mentre leggevo un libro,
fuori il vento ululava
come una belva ferita
sbattendo pioggia sui vetri.
Stranamente dalle pagine
come un sussurro, una voce
mi giunse dolce e chiara
e disse: Caro amico mio,
non piegare più gli angoli
delle mie pagine appena nate,
lo fai per ricordarti ieri
ciò che ora stai leggendo?
Amo rimanere sempre nuovo,
prendi un semplice segnalibro,
basta una striscetta di carta
la metti da pagina all’altra,
farai un regalo al tuo compagno
che vive ogni sera con te.
Quando mi hai letto, uniscimi
Con altri libri, non sarò solo.
Il vento spazzava via foglie
crescendo la gelida voce.
Accarezzai pagine a me care,
lessi interessato di sapere
la voce russa d’Anna Achmatova,
Regalatomi da tre Cari Amici.
Carlo, Paolo e Giancarlo.
Vento e voce nel silenzio
caddero nella solitaria notte.