Nel nome del Poverello d’Assisi

Nel nome del Poverello d’Assisi

provello-dassisiUna comunità forte con un cuore grande». Parole  di  padre  Eugenio Aloisio, da tre anni parroco di St. Francis of Assisi in Vancouver. Si tratta di una suggestiva piccola chiesa, edificata ottantacinque anni fa dai frati minori, oggi impegnata in un doppio rilancio, perché al restauro conservativo della struttura muraria si affianca un vibrante rinnovamento spirituale. A due passi da Little Italy, è luogo aggregante per un migliaio di famiglie di origini etniche diverse, tra cui moltissime italiane. Sono persone che risiedono nei verdeggianti quartieri limitrofi, o anche parrocchiani che hanno traslocato altrove senza abbandonare la chiesa madre.

«Padre Gino» – così è confidenzialmente chiamato il parroco – si considera «un prodotto di questa comunità». Nato 40 anni fa in Italia, a Crotone, arriva a Vancouver quando ne ha appena 4. La storia della sua famiglia è quella di tan- ti bravi e onesti lavoratori, anima- ti da speranza e spirito di sacrificio, cittadini fedeli della nuova patria che non hanno dimenticato quella di origine. Eugenio cresce, studia, lavora e si dedica anche alle discipline sportive. Ha 17 anni quando esce quasi illeso da un terribile incidente in montagna. Quando sta precipitando nel vuoto, ha la sensazione di essere afferrato e salvato da un angelo custode. È per lui la rivelazione di una strada nuova da seguire. Decide di entrare in seminario e diventare prete, testimone dell’amore di Dio. Non tutti i suoi parrocchiani conosco- no questa storia, ma certo ne ve- dono gli effetti nelle attenzioni e nell’amore che padre Gino riserva a tutti e a ciascuno. Attivissimo, alle spalle un tirocinio da insegnante e assistente parrocchiale, è un trascinatore per grandi e piccoli. Solidali con lui sono i gruppi associati, di preghiera e di lavoro, come la Legione di Maria, i Cavalieri di Colombo, il Club over 50, i Giardinieri-decoratori, il gruppo Santa Chiara, il Nostra Signora di Pompei, l’italianissima Società Monte Carmelo, i Piccoli amici di San Francesco e, natural- mente, l’Ordine francescano seco- lare, presente fin dal 1927. A tutti sta a cuore, in questo momento, l’ammodernamento delle strutture della vicina scuola elementare, con l’aggiunta di una palestra, per la gioia dei 187 ragazzi e dei quindici insegnanti. Vedendo tutto ciò, i padri Martin, Eugenio e Roberto, con fra Alcantara, primi frati minori arrivati a Vancouver nel 1924 e padre Boniface, che fece edificare la chiesa accanto al primitivo monastero in Semlin Drive, e il santo indimenticabile padre Leonard, fino all’amato ultimo francescano vissuto a St. Francis, padre Emanuele Rosaia, stanno certamente sorridendo dal cielo.

Anna Maria Zampieri Pan

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